L'importanza del servizio di sala
Mentre le scuole alberghiere hanno classi di cucina strapiene e di sala
deserte, Vorrei sottolineare che
senza una buona sala anche la migliore cucina vale la metà. Perché
nell'era dei cuochi-star, non si dimentichi l'importanza di maître,
camerieri e sommelier.
I cuochi sono le nuove star della tv e dell'editoria. In tv i
programmi in cui sono protagonisti sono tantissimi. Non solo: ci
sono format come Masterchef dallo straordinario successo dove
dilettanti talentuosi sono pronti a misurarsi con giudici severi.
Insomma, che siano aspiranti cuochi o chef più o meno affermati, la
ribalta televisiva oggi è tutta per questa professione.
È un fenomeno che ha anche una spiegazione
oggettiva. È il cambiamento della tipologia del lavoro:
nella ristorazione moderna i piatti vengono rigorosamente preparati
in cucina, non ci sono più le lavorazioni in sala, con i tagli
delle carni intere come si faceva tra gli anni '50 e gli anni '80.
Oggi gli chef sono gelosissimi di ciò che
preparano e la sala rischia di restarne tagliata fuori.
Certo è un po' un peccato: era bello vedere un maître
lavorare alla lampada. Ma in ogni attività c'è
un'evoluzione, le cose cambiano. Così oggi finisce per essere un
lavoro considerato troppo poco.
Invece coloro che fanno questo mestiere devono rendersi conto che
il primo contatto tra cliente e cucina lo fa
proprio il "convivier",
come recentemente è stato ribattezzato il cameriere di sala con un
concorso-sondaggio rivolto agli studenti degli istituti
alberghieri.
E gli chef sanno e dovranno saperlo sempre di più che se
questo contatto non funziona, la cena può diventare
"sbagliata" e compromettere l'immagine del ristorante.
Per avere un servizio all'altezza serve dunque
grande professionalità.
Fare il maître, il cameriere o il sommelier è un lavoro
molto duro: bisogna conoscere le lingue, conoscere i vini
e la loro storia, serve spirito di sopportazione.
Non solo: è importante il portamento,
un'attitudine fatta di disponibilità e di elasticità mentale.
Io sono convinto che il successo di un ristorante è fatto
per il 50% dal valore della cucina e per l'altra metà dalla
sala. E allora la stessa attenzione messa nel selezionare
la brigata di cucina va impiegata nel costruire una perfetta
brigata di sala che sarà fondamentale per il successo di un
ristorante. L'incontro di professionalità di alto livello consente
di costruire la sinergia tra sala, cucina e clienti che fa le
fortune di un locale.
Lo ripeto: un ottimo maître deve sentire la filosofia dello
chef, conoscere la storia della vecchia cucina e della
cucina moderna, avere sensibilità nel proporre i piatti.
E possedere una cultura più larga, quel quid in più nelle
relazioni che fa la differenza e che porta il cliente a
ritornare.
Ecco perché penso che al di là della tv che fa grandi gli chef, è
importante dare al lavoro in sala più valore, più
credibilità. Oggi è molto difficile trovare professionisti
preparati e invece dobbiamo tutti provare a creare una rete a cui
ristoratori e chef possano attingere. Penso ad esempio a corsi per
direttori di sala e ad altre iniziative che ne esaltino
l'importanza.
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